Brescia Art Marathon 2014

E’ stata una bella gara: trascorse 24 ore dalla Brescia Art Marathon posso dirmi molto contento di come è andata a finire. Niente personale, niente percorso entusiasmante ma anche in questo caso la Maratona mi ha insegnato qualcosa di nuovo, e dato all’arrivo un’emozione che non avevo mai provato prima.

ft00000181_32h 55′ 56”, poco meno di 90 secondi peggio del mio personale sulla distanza. Prima metà chiusa in 1h 25′ 59”, seconda in 1h 29′ 57”. I primi 10 km li ho completati poco sotto i 40′ e a quel passaggio ho capito che il ritmo impostato era troppo veloce per poter pensare di chiudere bene i 42K della BAM 2014. L’esperienza della LMM dello scorso Ottobre mi ha insegnato che una gara come la Maratona si può rovinare, arrivando ad esiti disastrosi, se si parte troppo agguerriti rispetto ai propri mezzi e proprio questa consapevolezza mi ha permesso di rimediare un po’ all’errore iniziale e chiudere bene.

Sarei dovuto passare in 41′ ai 10k, ma ho guadagnato circa 1 minuto di vantaggio: su questa distanza fanno 6 secondi al km, che sembrano poco o nulla ma che in ottica Maratona fanno la differenza tra restare sul baratro e caderci di schianto. Per questo motivo ho rallentato, quasi forzatamente, nei km seguenti riportandomi su un ritmo leggermente più conservativo, attorno ai 4’05” al km di media, così da rientrare progressivamente in tabella.

Molte persone lungo la prima parte del percorso: la partenza ha visto atleti impegnati in Maratona, Mezza Maratona e 10k tutti lanciati assieme lungo il percorso. Da questo un po’ di confusione e fatica nell’inquadrare i potenziali compagni di corsa sui 42k. Sapevo che sino al km 19, quando gli atleti della mezza maratona avrebbero deviato verso il traguardo, avrei avuto tanta compagnia ma non avevo ben chiaro cosa attendermi per i 23 km seguenti.

Arrivato al bivio l’ho scoperto in un attimo: 23 km di fatto da solo. Mi è capitato di fare Maratone correndo lunghi tratti in solitaria ma in questo caso è stato quasi allucinante. Ne ho risentito, forse più di testa che nelle gambe: mi sentivo già stanco al passaggio alla mezza e ho fatto parecchia fatica dai 21k sino ai 28, complice anche un percorso monotono e senza grandi riferimenti.

Al 28-esimo km raggiungo un atleta che era davanti a me, rosicchiando qualche secondo km dopo km: credo di aver trovato un compagno con il quale dividere la fatica ma capisco presto che ne ha ben meno di me. Domando quale sia il suo personale e quando mi risponde “3 ore” non ci penso due volte: lo sprono a tenere duro e a mettersi in coda, che quel muro oggi l’avrebbe sfondando andando di quel passo. Mi segue dal 28 al km 35, tratto dove trovo anche vento contrario abbastanza fastidioso che rende più difficile la corsa già di suo non agevole per via del dover spingere e del percorso che dal punto di vista paesaggistico non dice nulla.

Al ristoro dei 35 il mio compagno di corsa si pianta: io proseguo (chiuderà alla fine arrivando 1 minuto dopo di me, quindi muro abbondantemente sfondato per lui) con molta fatica ma consapevole che il più è fatto. La strada negli ultimi km è in lieve ma continua salita ma riesco a rilanciare abbastanza bene, stando attorno ai 4’20” al km che mi permettono di arrivare ad una proiezione attorno a 2h 56′. Supero qualche atleta in forte difficoltà negli ultimi km ed entro nel tratto più bello del percorso, quello degli ultimi 2 km in centro storico. Un po’ troppe curve secche ma passaggi sicuramente d’impatto tra Broletto e Duomo; ultimo rettilineo in lieve salita e conclusione in Piazza della Loggia.

Brescia Art Marathon 2014

Ed eccomi a quella che è stata la parte più bella della mia gara: all’ingresso di Piazza della Loggia, finale decisamente d’impatto, ho trovato mio figlio Gabriele (anni 7) a lato del percorso pronto ad attendermi. Ci siamo presi per mano e corso assieme verso il traguardo, attraversato a braccia alzate con un sorriso stampato sui nostri volti. Un’esperienza bellissima, che mi ha in un attimo ripagato di tutta la fatica fatta nelle ore precedenti.

Contento del risultato: per come si stava mettendo a metà gara non credevo proprio di chiudere sotto 2h 56′. Organizzazione positiva, dal pacco gara al percorso presidiato bene. Se non si fosse capito il percorso è tutt’altro che entusiasmante, per quanto riguarda il panorama, e non così veloce e piatto come avevo inizialmente pensato: nulla di impossibile, ma non siamo di certo a Berlino.

Peccato per le troppe persone in bicicletta che ho trovato lungo il percorso, nella maggior parte dei casi estranee alla gara ma messe in modo da rompere le scatole ai podisti costretti a qualche vaffa di troppo per riuscire a trovare lo spazio per correre.